I traumi del post-guerra: una nuova giustizia volta alla riconciliazione

Soggetti beneficiari: Giovani.

Città / Regioni coinvolte: Napoli, Milano, Roma, Bologna, Friuli Venezia Giulia.

Periodo di realizzazione: 2011

Fonte di finanziamento: Agenzia Nazionale Giovani – Azione 1 Giovani per l’Europa, Sub Azione 1.2 Iniziative Giovani.

Costo complessivo: 6.000 euro

Stato progetto: concluso

I temi centrali affrontati nel progetto si propongono un obiettivo ambizioso, ovvero far comprendere ai giovani e i traumi della guerra e una possibile giustizia riparativa partendo dalla riconciliazione tra le persone ancor prima dei popoli.
“I traumi del post-guerra: una nuova giustizia volta alla riconciliazione” nasce come progetto in Friuli Venezia Giulia e successivamente replicato anche in altri centri italiani come Napoli, Milano, Roma e Bologna.

Il progetto si propone di analizzare i vari conflitti sociali e i traumi che si scatenano nei Paesi che stanno affrontando una situazione bellica o post-bellica. Utilizzando tutti gli strumenti di Giustizia Riparativa e mediazione, vuole descrivere una possibile via per la riconciliazione del popolo. Attraverso la diffusione di valori come la tolleranza, l’uguaglianza, la libertà, la solidarietà, questo progetto mira a coinvolgere anche i giovani ad essere parte di una costruzione della pace in tutto il mondo, stimolando la sensibilità, il rispetto e la consapevolezza circa lo sviluppo di realtà e contesti di guerra.

La durata del progetto è di nove mesi e coinvolgerà direttamente 7 giovani.

Le attività proposte sono suddivise in tre fasi:

1. caso-studio, ricerca, analisi dei temi e organizzazione delle attività del progetto.
2. Lavoro di squadra basato sulla raccolta di contenuti (pensieri e osservazioni dei ragazzi coinvolti, simulazioni, interviste, foto, ecc) e la produzione di un cortometraggio finale/documentario.
3. Monitoraggio, valutazione e diffusione dei risultati.
E’ utilizzata sia la metodologia dell’educazione formale che quella non formale.

I temi centrali affrontati nel progetto si propongono un obiettivo ambizioso, ovvero far comprendere ai giovani e i traumi della guerra e una possibile giustizia riparativa partendo dalla riconciliazione tra le persone ancor prima dei popoli.

‘I traumi del post-guerra: una nuova giustizia volta alla riconciliazione’, attraverso lo studio e l’analisi delle tematiche sociali delle realtà post guerra vuole rafforzare la veicolazione di valori quali la tolleranza, l’uguaglianza, la libertà, la solidarietà umana; porre le premesse su cui far crescere il cittadino europeo di oggi e di domani. Il senso della legalità, della giustizia, il rispetto della diversità culturale, l’integrazione culturale, la lotta alla discriminazione, la diversità come risorsa di confronto e crescita sono le basi solide che nutrono la convivenza civile tra i popoli e il recupero delle disuguaglianze sia da un punto di vista sia sociale che economico, per una umanità più giusta e con meno differenze.

I giovani avranno l’importante opportunità di comprendere le dinamiche e i processi che seguono ogni tipologia di conflitto ma altresì potranno mettersi alla prova come protagonisti di pace, di ascolto e di mediazione.

L’incontro e lo scambio con i docenti, nonché con i rappresentanti del Corpi militari attivi in missioni di peacekeeping e con i volontari che prestano servizio nei paesi in via di sviluppo, che parteciperanno agli incontri, contribuiranno alla crescita dei giovani coinvolti nel progetto, soprattutto rispetto al confronto con l’adulto, il mondo del lavoro e della formazione.

Grazie alle diverse e numerose attività previste nel progetto, i giovani potranno sperimentare le loro abilità e mettere a frutto i propri talenti e imparare cose nuove.

@UXILIA

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