Skype dal Carcere: Genitori detenuti e professori dei figli a colloquio attraverso Skype (2012) – Detenuti e Genitorialità: un progetto di sviluppo ed empowerment (2013)

Soggetti beneficiari: Carcerati – Famiglie dei carcerati.

Città / Regioni coinvolte: Friuli Venezia Giulia.

Periodo di realizzazione: febbraio 2011 – giugno 2013.

Fonte di finanziamento: Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali – Servizio sistema integrato degli interventi e servizi sociali.

Costo complessivo: 7.900 euro

Stato progetto: concluso.

Un progetto di sostegno alla genitorialità in carcere. La realizzazione del progetto ha rappresentato una sperimentazione a livello nazionale, e forse europeo, attraverso la quale il detenuto ha avuto la possibilità di colloquiare con i professori del figlio minore frequentante la prima classe della scuola media di secondo grado.

Il progetto, finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali – Servizio sistema integrato degli interventi e servizi sociali, “Genitori detenuti e professori dei propri figli a colloquio attraverso Skype”, ha visto come attore proponente e titolare del finanziamento l’associazione di volontariato @uxilia Onlus, in collaborazione alla Casa Circondariale di Trieste. Sullo stesso bando regionale, per l’annualità 2011, Auxilia Onlus, sempre in collaborazione con la Casa Circondariale di Trieste, ha avuto approvato il progetto “Detenuti e Genitorialità; un progetto si sviluppo ed empowerment”, in corso di realizzazione, che garantirà continuità a questo percorso di sostegno alla genitorialità in carcere.

L’obiettivo del progetto è stato quello di dar vita ad un’azione di sostegno alla relazione genitore- figlio, quando il genitore si trovi in stato di detenzione. Sulla base del diritto riconosciuto al genitore detenuto di partecipare, per quanto possibile, alla vita del figlio minore del quale abbia mantenuto la potestà genitoriale, si è ritenuto importante individuare una modalità di comunicazione che consentisse al genitore di conoscere l’andamento scolastico del figlio.
Grazie alla collaborazione attiva del Direttore della Casa Circondariale, dr. Enrico Sbriglia, e dell’Ufficio dell’Area Educativa, rappresentato dalla dr.ssa Anna Bonuomo, è stato possibile individuare il detenuto interessato al progetto: il sig. M.T., padre del figlio M.T. frequentante la prima classe della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Pavia di Udine. Il giorno 30 maggio 2012 dalle ore 11.10 alle 11.30 è avvenuta la comunicazione via Skype tra il sig. M.T. sostenuto dall’educatrice del carcere, dr.ssa Chiara Miccoli, e le prof.sse Anna Venier, coordinatrice della classe ed insegnante di Matematica e Elisabetta Boscaro, insegnante di Lettere – alla presenza della Dirigente Scolastica Prof.ssa Tiziana Lavia – affiancate dai volontari di @uxilia Onlus, Elisa Spadoni e Mauro Volpatti.

@uxilia Onlus, dunque, la Casa Circondariale di Trieste e l’Istituto Comprensivo di Pavia di Udine, attraverso la realizzazione del progetto “Genitori detenuti e professori dei propri figli a colloquio attraverso Skype”, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali – Servizio sistema integrato degli interventi e servizi sociali (annualità 2010), hanno offerto un’occasione unica nel suo genere, favorendo e promuovendo sia il dialogo interistituzionale, sia quello tra persone che appartengono a mondi vitali diversi. Si è voluto sottolineare infine che l’esistenza di una condanna in capo ad una persona, non nega alla stessa la possibilità di esercitare i suoi diritti di uomo e di padre. Il legame padre-figlio, se non limitato dalla legge, è un rapporto unico che va tutelato nelle sue manifestazione, al fine di garantire al minore una vita quanto più serena e “normale”.

@UXILIA

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