Progetto Solidarietà: un intervento psico-sociale sui fattori di rischio per l’abuso delle sostanze dopanti nei contesti giovanili (2015)

  • Beneficiari: Giovani studenti sportivi residenti nella Provincia di Udine
  • Città/Regioni coinvolte: Udine
  • Periodo di realizzazione: Gennaio 2015
  • Fonte di finanziamento: @uxilia Onlus e UniCredit 
  • Costo complessivo: 15.000 euro
  • Stato progetto: concluso
  • Sintesi: Il progetto ha l’obiettivo generale di effettuare una attività di formazione su larghissimo spettro per la prevenzione  dell’uso delle sostanze dopanti nello sport giovanile. Sarà realizzato mediante una serie di lezioni teorico/pratiche con esperti del settore, implementate grazie all’utilizzo di strumenti informatici e multimediali (ICT). L’intervento sarà finalizzato a fornire ad un ampio campione di giovani studenti, sportivi di livello agonistico o amatoriale, conoscenze, competenze e strumenti capaci di prevenire il rischio dell’abuso delle sostanze dopanti e, al contempo, per valorizzare il ruolo sociale ed etico dello sport. Le lezioni sono sviluppate con metodi didattici attivi integrati, finalizzati ad ottimizzare l’apprendimento: lezioni frontali, incontri teorico-pratici, FAD (Formazione a Distanza)/E-learning in collegamento con associazioni sportive della Provincia, attività seminariali, esercitazioni pratiche, conferenze e collegamenti via Skype. Il progetto poggia su risultati scientifici ottenuti e pubblicati a livello internazionale da ricercatori italiani che collaboreranno al progetto, relativi ai rischi legati all’uso del doping. Questi dati consentono di tracciare le linee guida di un’attività di formazione mirata alla riduzione o depotenziamento dei fattori di rischio associati al doping e  una contemporanea azione di promozione delle risorse personali e sociali capaci di ridurre tale rischio. Le attività proposte si inseriscono in una tradizione culturale della Regione Friuli Venezia Giulia di particolare attenzione ai temi di importanza scientifica e sociale correlati allo sport. In tale prospettiva, grazie a specifiche competenze attivabili da @uxilia Onlus, il progetto si pone come un’opportunità di consolidamento del ruolo di modello di sviluppo di politiche di intervento attribuibile alla Regione stessa in ambito nazionale.

 

Un intervento psico-sociale sui fattori di rischio per l’abuso delle sostanze dopanti nei contesti giovanili (2012-2014)

  • Beneficiari: 20 psicologi dello sport (età inferiore ai 35 anni), Scuole e Centri sportivi
  • Città/Regioni coinvolte: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Sardegna, Lazio e Sicilia
  • Periodo di realizzazione: Aprile 2012-Aprile 2014
  • Fonte di finanziamento: Regioni, Ministero della Gioventù – Bando Giovani Protagonisti 2009
  • Costo complessivo: 250.000 euro
  • Stato progetto: concluso
  • Sintesi: L’attività di formazione prevede un modello “a cascata”: in una prima fase ricercatori italiani che operano presso strutture universitarie e che hanno pubblicato articoli scientifici di livello internazionale svolgeranno un’attività di formazione a 20 giovani psicologi dello sport operanti sul territorio delle 6 diverse regioni, che a loro volta opereranno un intervento formativo presso le scuole o i centri sportivi. L’intervento sarà finalizzato a fornire ad un ampio campione composto da più di 3000 giovani studenti, sportivi di livello agonistico o amatoriale e di età compresa tra i 14 e i 20 anni, conoscenze, competenze e strumenti capaci di prevenire il rischio dell’abuso delle sostanze dopanti e, al contempo per valorizzare il ruolo sociale ed etico dello sport. Operativamente, il progetto poggia sui risultati scientifici ottenuti e pubblicati a livello internazionale da ricercatori italiani che collaboreranno al progetto relativi ai rischi legati all’uso del doping. Questi dati consentono di tracciare le linee guida di un’attività di formazione mirata alla riduzione o depotenziamento dei fattori di rischio associati al doping e una contemporanea azione di promozione delle risorse personali e sociali capaci di ridurre tale rischio. Il programma proposto si compone di varie fasi: 
    1. Costruzione di materiali per un intervento formativo rivolto agli educatori sportivi. I materiali si compongono di un manuale formativo e di strumenti didattici multimediali capaci di supportare e guidare l’intervento stesso. 
    2. Esecuzione di un intervento di formazione su 20 psicologi dello sport (under 50). 
    3. Esecuzione di un intervento di ampio spettro (più di 3000 studenti) condotto dagli psicologi formati su studenti o giovani sportivi di livello amatoriale. 
    4. Valutazione quantitativa dell’efficacia dell’intervento. 
    5. Divulgazione su un ampio spettro (prevedibili oltre 25.000 persone) delle attività condotte, attraverso newsletter, sito web e materiale cartaceo.

Nel corso delle due giornate di approfondimento scientifico, in ambito psicologico, sui temi della prevenzione e del contrasto dell’uso di pratiche e sostanze dopanti, i consulenti di @uxilia per il progetto hanno presentato il materiale didattico da utilizzare per il corso di formazione di prossima attivazione ricavando importanti feedback per la stesura definitiva dello stesso. Il panel di valutazione del materiale didattico era composto da esperti nazionali ed internazionali della psicologia dello sport e della psicologia della salute e da un campione di studenti dei corsi di laurea in psicologia, triennale e specialistica, dell’Università degli Studi di Trieste. Le attività proposte si inseriscono in una tradizione culturale della Regione Friuli Venezia Giulia di particolare attenzione ai temi di importanza scientifica e sociale correlati allo sport. In tale prospettiva, grazie a specifiche competenze attivabili da @uxilia Onlus, il progetto si pone come un’opportunità di consolidamento del ruolo di modello di sviluppo di politiche di intervento attribuibile alla Regione stessa in ambito nazionale.

 

Intervento psicosociale sui fattori di rischio per l’uso di sostanze dopanti nei contesti giovanili (2012-2014)

  • Beneficiari: 20 giovani psicologi dello sport (di età inferiore ai 35 anni), sportivi, centri sportivi e scuole (circa 4800 studenti)
  • Città/Regioni coinvolte: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Sardegna, Sicilia, Veneto e Toscana
  • Periodo di realizzazione: 2012-2014
  • Fonte di finanziamento:  Contributo del Ministero della Gioventù – Bando Giovani Protagonisti 2009
  • Costo complessivo: 250.000 euro 
  • Stato progetto: concluso 
  • Sintesi: Il progetto ha l’obiettivo generale di effettuare una attività di formazione su larghissimo spettro per la prevenzione dell’uso delle sostanze dopanti nello sport giovanile. L’attività di formazione prevede un modello “a cascata”: in una prima fase ricercatori   italiani che operano   presso   strutture   universitarie   e che hanno pubblicato articoli scientifici di livello internazionale svolgeranno una attività di formazione a 20 giovani psicologi dello sport operanti sul territorio   delle 6 diverse regioni, che a loro volta opereranno un intervento formativo presso le scuole o i centri sportivi. L’intervento sarà finalizzato a fornire ad un ampio campione di circa 4800 giovani studenti, sportivi di livello agonistico o amatoriale e di età compresa   tra i 14 e i 20 anni, conoscenze, competenze e strumenti capaci di prevenire il rischio dell’abisso delle sostanze dopanti e, al contempo per valorizzare   il ruolo   sociale   ed etico dello sport.   Operativamente, il progetto   poggia sui risultati scientifici ottenuti e pubblicati a livello internazionale da ricercatori italiani che collaboreranno al progetto che indicano che: 
    1. l’assunzione di sostanze dopanti non è un fenomeno rilevato esclusivamente negli atleti di alto livello, ma che si assiste ad una loro diffusione a qualsiasi livello di pratica sportiva giovanile,   con l’obiettivo   di migliorare la propria prestazione   o di modificare il proprio aspetto fisico; 
    2. esistono specifici fattori di rischio di cui gli educatori e gli operatori sportivi dovrebbero essere consapevoli per poter prevenire il Doping e su cui mirare interventi per la prevenzione dell’abuso di sostanze dopanti in adolescenza; 
    3. esistono specifiche situazioni sociali ed interpersonali ad alto rischio in cui gli adolescenti si confrontano con la possibilità di usare delle sostanze dopanti. Questi dati consentono di tracciare le linee guida di una attività di formazione mirata alla riduzione   o depotenziamento dei   fattori   di rischio   associati   al doping   e una contemporanea azione di promozione delle risorse personali e sociali capaci di ridurre tale rischio.
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