• Beneficiari: Giovani, amatori dello sport ed operatori del settore 
  • Città/Regioni coinvolte: Friuli Venezia Giulia
  • Periodo di realizzazione: 2013-2014
  • Fonte di finanziamento: Regione Friuli Venezia Giulia — Direzione centrale istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione – Servizio volontariato, associazionismo, rapporti con i migranti e politiche giovanili
  • Costo complessivo: 12.000 euro
  • Stato progetto: concluso 
  • Sintesi: L’attenzione dedicata dalla società, nazionale ed internazionale, al tema dell’attività fisica e sportiva quale fattore di salute richiede di adottare le soluzioni più adeguate al fine di garantire un’efficace azione di tutela della salute della popolazione sportivamente attiva. In quest’ottica, si ritiene utile identificare nuovi modelli organizzativi ed operativi che possano affiancarsi in maniera efficace alle tradizionali azioni di tutela della salute e di prevenzione al doping in ambito sportivo. Nel corso del 2011, la Commissione  per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, nell’ambito delle attività previste ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. c) ed f) della legge 376/2000, ha continuato a mantenere alto il livello di attenzione finalizzato, soprattutto, alla lotta ed alla prevenzione della diffusione del fenomeno doping nelle fasce giovanili della popolazione e nei settori sportivi amatoriali, al fine di far fronte al fenomeno dell’uso ed abuso di sostanze e metodi vietati e dell’abuso di medicinali da parte dei praticanti attività sportive in tali ambiti. La realizzazione dei progetti di formazione/informazione si è dimostrata uno strumento utile per arginare e prevenire un fenomeno che ha assunto, nel tempo, una rilevanza sociale non limitata al solo mondo dello sport agonistico. Uno degli obiettivi principali di queste progettualità, sotto il profilo dell’azione educativa e di prevenzione, sarà quello di sensibilizzare sempre più i giovanissimi e gli amatori sul fenomeno dell’uso improprio dei farmaci e del doping a tutti i livelli di pratica sportiva. In particolare, in materia di doping sono stati finanziati progetti di campagne formative/informative, con l’obiettivo di migliorare le conoscenze degli operatori del settore (farmacisti, medici di medicina generale, specialisti in medicina dello sport, psicologi dello sport e preparatori atletici) sull’abuso e sugli effetti delle pratiche dopanti, ma si è resa necessaria anche una progettualità che coinvolgesse le fasce giovanili della popolazione ed i settori sportive amatoriali, considerati gli ambiti maggiormente a rischio in materia di pratiche dopanti. In tal senso, un esempio di progettualità efficace ed efficiente è il modello formativo progettato e realizzato dalla Regione Friuli Venezia Giulia e previsto dalla L.R. 8 del 2003. Questa ha saputo valorizzare e coinvolgere le realtà locali nella promozione della salute e della prevenzione del doping nelle attività sportive. È in questo contesto e prospettiva di coinvolgimento e valorizzazione delle politiche antidoping, già in atto in Friuli Venezia Giulia, che si inserisce questo progetto, che vuole coinvolgere il maggior numero di tecnici e sportivi in un percorso didattico che prevede una serie di azioni rivolte all’informazione in materia di doping, alla tutela della salute degli utenti ed alla formazione di referenti scolastici, tecnici e federali sulla salute e sulle problematiche doping-correlate, coinvolgendo, in aula e nella successiva fase di intervento, atleti o ex atleti come testimonial delle proprie conoscenze ed esperienze personali. Il progetto ha l’obiettivo di effettuare un’attività di formazione rivolta prima a un gruppo di educatori e poi ad un’ ampia platea di giovani presso le scuole o i centri sportivi, fornendo loro conoscenze e strumenti utili per la prevenzione dell’uso di sostanze dopanti e per la sensibilizzazione verso esempi positivi di cultura, lealtà e passione sportiva, valorizzando il ruolo sociale ed etico dello sport. Si propone inoltre di incrementare le conoscenze dei danni derivanti dall’uso di sostanze dopanti e dei principali fattori di protezione o rischio. Il progetto si propone dunque di aumentare consapevolezza sul doping, sui rischi associati e sulle modalità di diffusione del fenomeno, al fin di contribuire a sviluppare l’insegnamento di pratiche sportive corrette e adeguate alla prevenzione del Doping.
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