Soggetti beneficiari: Mamme e papà carcerati
Città / Regioni coinvolte: Friuli Venezia Giulia.
Periodo di realizzazione: Ottobre 2014 – Marzo 2015
Fonte di finanziamento: Rotary Club Trieste Nord
Costo complessivo: 2.500 euro
Stato progetto: concluso
Il progetto “Genitori e Detenuti: Raccontami una Favola” promosso da @uxilia Onlus, sostenuto dal Rotary Club Trieste Nord e attivato all’interno della Casa Circondariale di Trieste si presenta come prosecuzione del progetto “Detenuti e Genitorialità” e “Parl@ con lei: nuove tecnologie per un carcere al femminile”.
Progetto realizzato grazie alla donazione delle favole degli autori Anna Maria Fabbroni e Lucio Treu, finanziato dal Rotary Club Trieste Nord. Si ringrazia Francesco Gusmitta de La bussola dell’attore di Trieste per la collaborazione.
Attività Azione 1 – Skype a sostegno dei genitori in carcere
Dopo le esperienze pilota, il progetto intende consentire a tutti i genitori detenuti (donne e uomini) che abbiano figli iscritti in scuole dell’obbligo e che godano della potestà genitoriale, di svolgere colloqui virtuali tramite Skype con gli insegnanti dei figli, favorendo il recupero del proprio ruolo genitoriale.
Azione 2 – Laboratorio radiofonico teorico-pratico : Raccontami una favola
Il progetto prevede la realizzazione di un laboratorio radiofonico teorico-pratico per apprendere le tecniche di base della produzione di file audio e per la creazione di prodotti on line e la stesura creativa, la lettura e la registrazione da parte dei genitori detenuti di fiabe e di storie destinati ai propri figli, contribuendo così a mantenere vivo il rapporto genitore-figlio.
Il progetto, finanziato dal Rotary Club Trieste Nord, ha visto come attore proponente e titolare del finanziamento l’associazione di volontariato @uxilia Onlus, in collaborazione alla Casa Circondariale di Trieste. L’obiettivo del progetto è quello di dar vita ad un’azione di sostegno alla relazione genitore- figlio, quando il genitore si trovi in stato di detenzione. Sulla base del diritto riconosciuto al genitore detenuto di partecipare, per quanto possibile, alla vita del figlio minore del quale abbia mantenuto la potestà genitoriale, si è ritenuto importante individuare una modalità di comunicazione che consentisse al genitore di conoscere l’andamento scolastico del figlio.
Grazie alla collaborazione attiva del Direttore della Casa Circondariale, dr. Ottavio Casarano, e dell’Ufficio dell’Area Educativa, rappresentato dalla dr.ssa Anna Bonuomo, è stato possibile individuare le detenute interessate al progetto.