Progetti sanitario per l’AKI

Soggetti beneficiari: Affetti da danno renale acuto (AKI) 

Città / Regioni coinvolte: Sri Lanka 

Periodo di realizzazione: 2013 

Stato progetto: concluso

 

In collaborazione con la Società Internazionale di Nefrologia

Analisi del territorio dello SriLanka per valutare la possibilità di realizzare il progetto per l’utilizzo della dialisi peritoneale per il trattamento del danno renale acuto (AKI) nei Paesi in Via di Sviluppo, in collaborazione con il Prof. Giuseppe Remuzzi (Istituto Mario Negri), Presidente dell’International Society of Nephrology (ISN) – 2013

Per l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) lo SriLanka è di “categoria A” per malattie infettive e parassitarie che possano complicarsi con Insufficienza Renale Acuta (IRA). La febbre emorragica portata dalla zanzara dengue è la principale causa di morte tra i bambini. Maggiormente colpite sono le zone della costa occidentale dell’Isola e anche quelle a maggiore urbanizzazione come la capitale.

Nel corso dei primi 3 mesi del 2013 7.962 casi di dengue sono stati segnalati dal Ministero della salute. La leptospirosi è endemica nella costa nord-orientale e raggiunge i 7.000 casi diagnosticati all’anno. Di rilievo è l’avvelenamento da serpente con 33.000 casi all’anno maggiormente segnalati nella costa sud-orientale.

Il rischio di Malaria, soprattutto nella forma benigna da Pl. vivax, esiste tutto l’anno ed in tutto il Paese, eccetto che nel distretto di Colombo, di Kalutara e di Nuwara Eliya. E’ segnalata un’alta la resistenza del Pl. falciparum alla Clorochina. In ogni caso per l’assenza di un registro o comunque di una centralizzazione dei dati non esiste una statistica chiara riguardante i casi di insufficienza renale acuta delle zone di maggiore incidenza e la corrispondenza alle infezioni sopracitate. Tutti i dati in possesso sono relativi a singole esperienze dei presidi sanitari distrettuali.

L’incidenza delle malattie renali in Sri Lanka è in progressivo e drammatico aumento e il trattamento emodialitico è insufficiente alle esigenze del territorio. L’insufficienza renale sia nella forma acuta che cronica è spesso di natura sconosciuta ( CKDu ).

Uno studio recente del 2012 evidenzia che l’aumento progressivo delle malattie renali sia da correlare all’utilizzo di pesticidi, antiparassitari e fertilizzanti tossici importati dalla vicina Cina. Soprattutto nel centro e nel nord est del Paese il 15% della popolazione, prevalentemente coltivatori di riso, è colpito da Insufficienza renale cronica senza la presenza di fattori di rischio usali a questa malattia (diabete, patologie immunologiche, problematiche cardiovascolari).

Nel sangue di questi pazienti sono stati trovati elevate concentrazioni di Cadmio e Arsenico, elementi presenti nei composti chimici illegali usati in agricoltura.

Proposta Progettuale di collaborazione con le Istituzione Sanitarie dello SriLanka: La zona di Batticaloa dove @uxilia ha la maggiore attività progettuale è anche quella maggiormente rilevante per il progetto ISN di formazione del personale e trattamento dei pazienti con IRA tramite dialisi peritoneale.

Questo perché l’ospedale di Batticaloa ha le caratteristiche sanitarie adeguate ad un processo di formazione ed apprendimento, possiede ottime competenze del personale, di buon livello le infrastrutture e la gestione del paziente. Inoltre è il centro di riferimento di una ampio territorio della costa orientale corrispondente ad una popolazione di circa 1,5 milioni di abitanti coinvolti nei rischi epidemiologici sopradescritti.

Attualmente fa fronte al trattamento dell’ Insufficienza Renale in fase uremica con due macchine da emodialisi B. Braun senza specialisti nefrologi. Il trattamento dei pazienti cronici viene sospeso a seconda delle necessità di trattamento dei pazienti acuti. La reale necessità dialitica è di gran lunga superiore alla disponibilità di queste uniche 2 macchine di dialisi.

Durante la missione in SriLanka sono state contattate le persone di maggior rilievo nell’ambito sanitario e nefrologico. Si è discusso sulla fattibilità del progetto stesso ed hanno espresso disponibilità e collaborazione: Dr. Palitha Mahipala, Director General of Health Service; Dr. Firdosi Rustom Metha responsible WHO Srilanka; Prof Mohamed Hussain Rezvi Sheriff Professor of nephrology PGIM University of Colombo; Dr. K. Muruganandam, Director Teaching Hospital of Batticaloa; Prof. Rajiva Wijesinha, Adviser on Reconciliation to the President ed infine l’ambasciatore Italiano Fabrizio Arpea.

Considerate le difficoltà politiche e di Governo in un Paese sostanzialmente oligarchico l’amicizia e la confidenza con il consigliere del Presidente e dell’ambasciatore Italiano sono garanzia per il raggiungimento di un buon risultato.

In sintesi i vari meeting hanno evidenziato l’assenza del trattamento di dialisi peritoneale in tutta l’isola, la possibilità di emodialisi quasi unicamente nella capitale, dove c’è l’unico centro di nefrologia con medici specialisti nefrologi, in quanto la possibilità di emodialisi sul restante territorio si limita alla presenza di sole 2/4 macchine di emodialisi tipo B. Braun localizzate nei presidi ospedalieri delle altre maggiori cittadine del Paese le quali sono raggiungibili dalla popolazione in un tempo variabile da 30 minuti a 4 ore di automobile. 

@UXILIA

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