Campo profughi di Atma

Soggetti beneficiari: Campo profughi di Atma.

Città / Regioni coinvolte: Atma

Periodo di realizzazione: 2013 – ad oggi

Fonte di finanziamento: Donazioni private, fundraising, donazione di materiale sanitario dismesso

Costo complessivo: 40.000 euro

Stato progetto: in corso

 

Sebastiano Nino Fezza e @uxilia hanno lanciato un’iniziativa a sostegno dei bambini di Atma. Atma era un campo di olivi sotto i quali la gente che scappava dalla regione di Idlib aveva trovato rifugio. Oggi conta 14.000 rifugiati, 3.600 bambini dei quali 900 neonati. Non ci sono associazioni internazionali. Tutto si basa sul volontariato, su offerte spontanee e incostanti.

Le tende sono donazioni, non c’è una cucina da campo solo una piccola tenda adibita a cucina che riesce a provvedere ad un solo pasto caldo al giorno. Non c’è un ospedale, esiste solo una tenda infermeria, non c’è acqua corrente vengono portate cisterne con le quali ogni famiglia riempie la sua tanica, ci sono 4 servizi igenici in tutto il campo. Non c’è energia elettrica. I bambini soffrono per le scarse condizioni igenice, ci sono casi di scabbia, pidocchi e infezioni intestinali.

Atma si trova all’interno della Sira. Sarebbe dovuto essere un “campo di transito” che in realtà è cresciuto e continua a crescere. Il viaggio dei rifugiati si fermava in questo campo fino a quando non veniva loro trovato un altro posto oltre il confine. Oggi, visto anche il grande numero di rifugiati si cerca di controllare gli ingressi e la destinazine dei rifugiati e i campi in Siria sono diventati strutture definitive, senza i mezzi necessari per ospitare rifugiati.

L’intervento di @uxilia ha previsto diverse fasi. La prima è stata un intervento d’urgenza che ha fatto fronte alle esigenze immediate dei bambini. Molte famiglie hanno lasciato le loro case portando molto poco con loro. I bambini non avevano scarpe, non avevano indumenti invernali e piangevano per il freddo e la fame.

La seconda fase è stata quella di garantire l’istruzione ai bambini del campo profughi, tutto il materiale didattico necessario è stato inviato con vari convogli umanitari nel campo di Atma. Per i bambini che non volevano partecipare all’attività scolastica è stato predisposto un programma parallelo che ha consentito comunque un avvicinamento alla scuola.

Sono stati recuperati i libri di testo conformi al programma didattico siriano e li abbiamo ristampati in Turchia al fine di dare conformità educativa. Oltre al materiale didattico abbiamo inviato numerosi giocattoli e premi per i bambini più meritevoli. La terza fase è stata quella di inviare materiale sanitario e di gestire centri di primo soccorso. Il materiale sanitario è stato inviato con convogli sanitari partiti da Trieste e recuperato da materiale dismesso delle aziende sanitarie italiane.

Il punto di primo soccorso funziona anche da farmacia con medicinali che vengono donati dalle case farmaceutiche. Il nostro centro di smistamento di Reyhanli si occupa di rifornire il centro di primo soccorso di Hazzano in base alle sue necessità, segnala ad @uxilia in Italia le criticità alle quali facciamo fronte con l’invio di convogli umanitari.

@UXILIA

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