Come spiegare ai piccoli le cose dei grandi

Soggetti beneficiari: 7 giovani – Bambini.

Città / Regioni: Afragola (Napoli), Roma, Quartu Sant’Elena (Cagliari), Bologna, Friuli Venezia Giulia

Periodo di realizzazione: 2011.

Fonte di finanziamento: Agenzia Nazionale Giovani – Azione 1 Giovani per l’Europa, Sub Azione 1.2 Iniziative Giovani.

Stato progetto: concluso.

Il progetto intende promuovere il valore della cittadinanza attiva fra i giovani con l’intento di far acquisire loro la consapevolezza del proprio ruolo all’interno della società civile con uno sguardo attento e partecipe all’Europa.

I temi centrali affrontati nel progetto si propongono un obiettivo ambizioso, ovvero far comprendere ai giovani e, a mezzo loro, ai più piccoli, il mondo dei diritti e dei doveri e l’importanza degli stessi per garantire a tutti una convivenza pacifica ed un’integrazione culturale improntate sui valori della uguaglianza, della libertà, del rispetto e della solidarietà umana; in particolare per i bambini, perché questi diventino buoni cittadini di oggi e di domani, perché imparino il senso della legalità, perché inizino a comprendere e leggere correttamente la realtà che li circonda, ricordando agli stessi adulti di dover essere coerenti con quanto raccontano.

“Come spiegare ai piccoli le cose dei grandi”, attraverso la veicolazione di valori quali la tolleranza, l’uguaglianza, la libertà, la solidarietà umana, pone le premesse su cui far crescere il cittadino europeo di oggi e di domani. Il senso della legalità, della giustizia, il rispetto della diversità culturale, l’integrazione culturale, la lotta alla discriminazione, la diversità come risorsa di confronto e crescita sono le basi solide che nutrono la convivenza civile tra i popoli e il recupero delle disuguaglianze sia da un punto di vista sociale che economico, per una umanità più giusta e con meno differenze.

Il progetto intende promuovere il valore della cittadinanza attiva fra i giovani con l’intento di far acquisire loro la consapevolezza del proprio ruolo all’interno della società civile con uno sguardo attento e partecipe all’Europea.

Acquisire conoscenza e consapevolezza dei principi che sono alla base della civile convivenza e del rispetto reciproco dei popoli, avendo come punto di riferimento anche il mondo innocente dei bambini, innescherà nei giovani partecipanti al progetto un circolo virtuoso di crescita e contatto più profondo con quelli che sono i concetti di solidarietà umana, di democrazia, di libertà e di legalità che sono alla base della formazione di ciascun cittadino europeo del presente e del futuro.

Come spiegare ai piccoli le cose dei grandi’ è un progetto nato in Friuli Venzia Giulia e successivamente replicato in altre città d’Italia, quali Afragola, Napoli, Roma, Quartu Sant’Elena, Cagliari e Bologna.

Il progetto, attraverso il suo obiettivo di diffondere tra i giovani e giovanissimi i valori della tolleranza, eguaglianza e solidarietà si è prefissato il compito di “preparare il terreno” sul quale cresceranno i cittadini dell’europa di oggi e domani.
Il senso della legalità, della giustizia, dell rispetto della diversità culturale, dell’ integrazione culturale, della lotta contro la discriminazione e la considerazione della diversità come risorsa di scambio e crescita reciproca sono le solide fondamenta sulle quali si basa la convivenza civile tra i popoli, consentendo l’abolizione delle disuguaglianze sia da un profilo sociale ed economico, nella prospettiva della costruzione di una rinnovata umanità avulsa da discriminazioni e squilibri sociali ed economici.

Il progetto è durato nove mesi e ha coinvolto direttamente 7 giovani, raggiungendo centinaia di bambini durante gli incontri nelle scuole e le sedi regionali Auxilia.

Le attività proposte sono state suddivise in tre fasi:

1. Lo studio, la ricerca, l’analisi dei temi. I giovani coinvolti nel progetto hanno studiato, supportati da un esperto di Diritto Internazionale, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo che ha ispirato l’autore di ‘Fiabe Giuridiche’; hanno affrontato, con il supporto di un professore di psicologia, il problema e la scelta dell’approccio psicologico e pedagogico nei confronti dei bambini; hanno frequentato seminari di ‘lettura teatro’, insieme ad un attore e ad un esperto di drammatizzazione, per rendere le letture delle ‘Fiabe Giuridiche’ più affascinanti e interessanti per i bambini.
2. Incontro nelle scuole e sedi regionali Auxilia con i bambini, gli insegnanti, i genitori; lettura delle Fiabe, raccolta di lavoretti e documentazione (i pensieri dei bambini, disegni e osservazioni, interviste, foto, ecc) e produzione finale di un libro ‘Come spiegare ai Piccoli le cose dei Grandi’, contenente una selezione di disegni dei bambini, pensieri e osservazioni sui temi del Fiabe.
3. Monitoraggio, valutazione e diffusione dei risultati.
Abbiamo usato sia la metodologia di educazione formale (la ricerca, lo studio, la formazione, i laboratori di lettura teatrale) che l’istruzione non formale (approccio peer to peer all’istruzione, circle time, lavori di gruppo, l’approccio educativo ‘learning by doing’, il tutoraggio, ecc).

@UXILIA

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