Soggetti beneficiari: Profughi Area di Idlib, Bambini vittime della guerra in Siria, Comunità locale in territorio siriano, Comunità locale in territorio turco
Città / Regioni coinvolte: Siria
Periodo di realizzazione: 2015 – 2016
Fonte di finanziamento: Progetto a regia regionale Friuli Venezia Giulia
Costo complessivo: 40.000 euro
Stato progetto: Concluso
Obiettivo generale del progetto “L’Aurora in Siria: formazione, mediazione e riconciliazione” quello di contribuire al miglioramento delle condizioni sociali, sanitarie ed economiche della popolazioni siriana afflitta dal conflitto nellʼarea di Atma, nella provincia di Idlib.
Nel dettaglio il progetto ha perseguito i seguenti obiettivi specifici:
1. Acquisizione di competenze sociali, organizzative e professionali che favoriscano lʼavvio di attività generatrici di reddito da parte delle donne target del progetto
2. Miglioramento delle competenze del personale socio-sanitario ed educativo nella cura e nella riabilitazione psicologica di minori vittime di traumi causati dal conflitto
3. Promozione del diretto coinvolgimento della comunità locale in attività di mediazione e riconciliazione
Il progetto ha previsto corsi di formazione teorico/pratica in tre ambiti:
- – Mediazione e negoziazione
– Gestione dei PTSD
– Sviluppo di professionalità per l’avvio di attività imprenditoriali e inserimento in aziende locali (abbigliamento scolastico, jallabia).
Il primo periodo è stato dedicato alla selezione del personale incaricato di formare i beneficiari. I formatori sono stati identificati in collaborazione con Maram Foundation tra gli esperti locali nei diversi settori di interesse. Questi hanno seguito seminari tenuti da esperti internazionali, esperti dello staff di @uxilia e di Maram, i quali sono stati responsabili di definire, in concerto con i formatori, le modalità di gestione dei corsi e delle attività successive.
E’ seguita la selezione delle donne, degli educatori e del personale medico e paramedico che hanno beneficiato dei corsi precedentemente elencati. Gli utenti sono stati identificati grazie ai database di Maram Foundation, già a disposizione e costantemente aggiornati.
Durante la fase preliminare vi è stata pianificazione eorganizzazione della formazione (Rif. QL per attività nel dettaglio). Nello stesso periodo è stato allestito il centro di Reyhanli in Turchia, luogo nel quale sono stati tenuti i corsi, più sicuro ed accessibile rispetto alla Siria, sia per gli operatori internazionali che locali.
Successivamente hanno preso avvio i corsi di formazione e il reinserimento del personale formato con nuove competenze nei rispettivi ambiti lavorativi, in Turchia e Siria, con le modalità e attività descritte dettagliatamente nel QL.
Apposite sessioni tecnico/pratiche sono state implementate grazie al coinvolgimento di operatori di agenzie internazionali e ONG presenti nella regione, in particolare OCHA, WHO, UNHCR, Hand in Hand.
@uxilia ha già sviluppato collaborazioni nel Paese con le suddette agenzie per la realizzazione di attività in ambito di emergenza e sviluppo. In particolare:
Con OCHA: @uxilia ha implementato attività nell’ambito dell’emergenza inverno (Winterization), con partecipazione a tavole rotonde (con rappresentanti MF) e al bando “Allocation Paper for the Humanitarian Pooled Fund in Turkey (HPF)” – Cluster NFI & SHELTER, in partenrship con Maram Foundation
- Con WHO/UNHCR: Su segnalazone di Maram Foundation e in collaborazione con UNHCR e WHO, @uxilia ha seguito difficili casi medici legati a bambini siriani rifugiati in Giordania, quali ad esmpio l’assistenza ad una bambina affetta da epidermolisi bollosa e il trasferito internazionale di minori per interventi di alta specializzazione cardio chirurgica presso l’ospedale di Bergamo.
- Hand in Hand: attività a sostegno dei bambini feriti in occasione del bombardamento della scuola nella provincia di Aleppo con attivazione di meccanismi di trasferimento internazionali tra Italia e Turchia.
Identificati tra i rappresentanti delle agenzie internazionali i formatori incaricati delle sessioni specifiche dei corsi di mediazione politica e socio sanitaria è stato riservato un apposito spazio per gli operatori internazionali provenienti dall’Italia.
Scopo precipuo è stato quello di allargare la rete dei soggetti attivi nella cooperazione internazionale, incentivando la creazione di dialogo, tavole rotonde e attività volte alla riconciliazione.
Di fondamentale importanza il ruolo dei formatori/dottorandi dell’Università di Trieste che partecipano attivamente alla formazione degli operatori sui temi del disturbo post traumatico da stress e sugli aspetti psicologici dei processi di mediazione e negoziazione politica.
In linea con le attuali strategie operative della cooperazione internazionale, il corpo di esperti formatori ha fornito il proprio contributo e opinioni relativamente a possibili implementazioni/revisioni dei principale manuali elaborati dalle agenzie internazionali in ambito di PTSD, Negoziazione, Mediazione e delle principali tematiche toccate durante l’attività progettuale.
Ampio spazio è stato dato all’utilizzo di strumenti informatici (ICT), sia durante la fase preliminare che durante l’implementazione progettuale, ad esempio attraverso l’uso di piattaforme multimediali, software di cloud storage multipiattaforma e ‘on line training’/formazione a distanza (FAD) – Skype.
L’evento finale di presentazione del progetto si è tenuto il giorno 20 maggio 2016 alle ore 10 presso la Sala Tessitori, p.zza Oberdan 5 a Trieste.