Percorsi di cittadinanza attiva: un’esperienza per rafforzare la consapevolezza dei propri diritti

Soggetti beneficiari:  Alunni della Scuola Primaria e Secondaria di primo grado,  Famiglie degli alunni, Amministrazioni comunali regionali,  Altre associazioni del territorio

Città / Regioni coinvolte: Martignacco (Ud),  Romans d’Isonzo (Go), Ronchi dei Legionari (Go), San Canzian d’Isonzo (Go)

Periodo di realizzazione: Ottobre 2014 – Maggio 2015

Fonte di finanziamento: Regione Friuli Venezia Giulia

Costo complessivo: 20.000 euro

Stato progetto: concluso

L’analisi della Convenzione sui diritti dell’infanzia ampliata e rafforzata dalla lettura delle “fiabe giuridiche” stimola i ragazzi ad una riflessione sui diritti e sulla consapevolezza delle responsabilità personali ponendosi come strumento innovativo nell’ambito dell’educazione civica e dell’educazione alla legalità.

I percorsi di cittadinanza attiva hanno consentito  ai ragazzi di sperimentare nuove forme di partecipazione rendendoli maggiormente attivi anche in classe durante le lezioni frontali. Inoltre, hanno offerto la possibilità di sperimentare diversi livelli di partecipazione in cui gli alunni hanno potuto essere:

a)Investiti di un ruolo ed informati: quando i ragazzi sono stati informati degli obiettivi del progetto loro rivolto hanno rivestito un ruolo attivo nella fase di realizzazione.

b)Consultati ed informati: gli obiettivi dei progetti sono stati definiti anche consultando i ragazzi.

c)Chiamati a progettare il proprio percorso: quando gli adulti esercitano un ruolo di sola facilitazione e forniscono gli strumenti per realizzare obiettivi pensati dai ragazzi.

d)Chiamati a progettare il proprio percorso e a condividere la fase operativa con l’adulto: quando i destinatari dei progetti (bambini e ragazzi) hanno definito inizialmente gli obiettivi, le decisioni sono state realizzate assieme agli adulti, anche con variazioni in itinere.

Attraverso questi livelli di partecipazione gli alunni hanno potuto sperimentare la progettualità ma anche la necessità della verifica, attraverso una comunicazione intergenerazionale che ha messo a confronto diretto i bambini con gli adulti.

L’utilizzo degli strumenti di ludopedagogia, inerenti alla pedagogia clinica, delle fiabe giuridiche e la tecnica del “volonteatro” ha consentito agli alunni di sviluppare una maggiore consapevolezza del sé: prendere coscienza delle proprie capacità ma anche dei limiti soggettivi ha consentito di scoprire nuove abilità, potenziando gli apprendimenti. Inoltre, la riflessione sulle dinamiche di gruppo ha facilitato l’empatia e favorito la coesione di gruppo, rafforzando gli apprendimenti. 

I volontari e gli esperti hanno avuto funzione mediatrice nell’ambito del progetto in quanto hanno stimolato il protagonismo positivodegli alunni attraverso la partecipazione attiva e rispettosa della caratteristiche comportamentali e caratteriali di ciascuno. Essere protagonisti attivi significa stimolare i bambini ad uscire dalla situazione di egocentrismo che talvolta caratterizza determinate dinamiche di classe, per potenziare la capacità di empatia, favorendo il ben-essere di classe e potenziare il significato di cittadinanza attiva e consapevole.

Questa esperienza li ha condotti a sperimentare processi organizzativi volti alla realizzazione delle attività proposte, strutturando, di concerto con i volontari e i docenti presenti, gli interventi e soprattutto la produzione dei materiali secondo il metododel cooperative learning, per ri-significare l’esperienza di cooperazione. La collaborazione creatasi grazie alle attività gruppali ha facilitato nella classe la capacità organizzativa di ciascuno, secondo le potenzialità soggettive, ed il conseguente raggiungimento di un migliore livello di apprendimento, passando attraverso l’ascolto condiviso e il senso di partecipazione attiva e democratica. I processi organizzativi così strutturati, che pongono al centro le potenzialità del bambino, danno spazio all’empowerment dei gruppi classe, offrendo la possibilità ad ogni alunno di far sentire la propria voce, attraverso l’opportunità di esprimere apertamente il proprio punto di vista, elemento chiave della partecipazione democratica e della cittadinanza attiva.

L’implementazione del progetto ha previsto diverse fasi e molteplici livelli di coinvolgimento dei docenti e degli alunni al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva. Una fase significativa è stata la realizzazione delle attività laboratoriali che necessitano di verifiche in itinere volte a valutare i processi gestionali in atto che hanno coinvolto diversi attori impegnati nello svolgimento di azioni educative. L’utilizzo delle checklist di verifica da parte degli alunni ma anche dei docenti ha consentito di realizzare un feedback periodico del progetto.

Nei prodotti finali di progetto è stata inserita anche la realizzazione di un numero della rivista Socialnews (www.socialnews.it) interamente dedicato al progetto. Lo stesso contiene pensieri, brevi articoli, disegni, riflessioni ed approfondimenti dei bambini, docenti, esperti, dirigenti scolastici, volontari che hanno partecipato alle attività proposte. Attraverso Socialnews, Auxilia Onlus può contare, grazie anche alla realizzazione e diffusione della rivista, di un numero di contatti molto ampio. La tiratura della rivista è di 10.000 copie cartacee e 30.000 a diffusione digitale. 

@UXILIA

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