Scuola e Comunicazione di massa

I ragazzi sono spesso vittime ignare di troppa televisione. I meccanismi della comunicazione pubblicitaria e delle trasmissioni a premio, oltre alla presenza costante di personaggi dal guadagno facile, possono regalare illusioni difficili da sfatare… La scuola provvederà a disintossicarli? Paolo Buonsante (secondo da destra) a scuola.

 Domani interrogo su merendine e detersivi

La notizia è stata così trasmessa da un’autorevole emittente radiofonica nazionale:

– «è allo studio una Legge che prevede l’ingresso nelle scuole dell’obbligo di almeno due ore settimanali dedicate all’analisi dei programmi televisivi. Queste verranno svolte da un insegnante di supporto. L’esigenza nasce dal fatto che molti giovanissimi passano da soli troppe ore davanti alla TV, la quale non sempre promuove degli esempi di virtù”. –

Per noi di @uxilia è un’ottima notizia che però arriva in ritardo. Infatti uno degli scopi statutari che ci siamo prefissati è proprio quello di salvaguardare i più giovani dalle “manipolazioni cerebrali” da parte dei media.

Già da parecchi anni ci occupiamo di questa «disintossicazione”, che viene svolta in particolare nelle scuole elementari della nostra regione. Sono proprio gli insegnanti e i presidi che sentono la necessità di far comprendere ai loro alunni quali sono i meccanismi della comunicazione pubblicitaria e dello sviluppo dei programmi televisivi e, di conseguenza, talvolta ci chiamano per operare in tal senso. Da un Tecnico Pubblicitario Professionista iscritto all’Albo  mi presto volentieri a quest’attività di “insegnante esterno di supporto”, che svolgo ovviamente a titolo gratuito e che mi dà comunque tante soddisfazioni, dal momento che lavorare con i bambini è sempre un’esperienza bellissima.

Paolo Maria Buonsante

Grafico e Tecnico pubblicitario

Lucia Valentini

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